L’1 e il 2 Ottobre l’associazione Il sogno di Iaia ha partecipato al primo Convegno Nazionale organizzato dall’associazione “Un Battito di Ali” su osteopatia pediatrica, accoglienza e gioco in ospedale, riabilitazione e sport per pazienti con patologia cronica per favorire il confronto sulle attività e i progetti che vengono svolti in ospedale per promuovere il benessere in corsia.
Sono stati due giorni di incontri e dibattiti alla Mole Vanvitelliana di Ancona alla presenza di tantissimi esperti, luminari, associazioni che da anni promuovono attività in Ospedali Pediatrici e che hanno presentato i loro progetti svolti in corsia.
Durante i lavori si sono affrontati i temi dell’accoglienza e della preparazione dei bambini alla routine ospedaliera tramite il gioco, della riabilitazione post operatoria e sport per pazienti con patologia cronica, del trattamento osteopatico pediatrico in ospedale, dell’importanza degli aspetti psicologici e di come poter alleggerire i piccoli pazienti dalla gravosità dell’esperienza dell’ospedalizzazione. Su questo ultimo punto si è sottolineata l’importanza del gioco, del sogno e dell’arte, intesi come occasioni di elaborazione dei vissuti emotivi.
Nello svolgersi delle presentazioni dei diversi relatori si è sottolineato poi che “Benessere in corsia” significa anche rivolgere l’attenzione al benessere dei genitori e degli operatori ospedalieri, considerati parte del sistema di cura che promuovono, favoriscono e vivono in presa diretta i progetti svolti e la quotidianità della corsia.
In questo contesto e clima di riflessione Mauro Ambrosini e Silvia Poddesu, entrambi psicologi dell’età evolutiva, hanno presentato il progetto “Il sogno in una Stanza” dell’Associazione “Il Sogno di Iaia”, che si sta realizzando presso i reparti di pediatria, oncologia pediatrica e trapianti dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. “Il sogno in una Stanza” significa dare attenzione all’accoglienza del bambino e della sua famiglia in ospedale grazie alla presenza di spazi curati e in grado di coinvolgere la fantasia, la creatività dei piccoli pazienti, attraverso un linguaggio comprensibile fatto non di discorsi razionali, ma di immagini dipinte sulla parete della STANZA come finestre aperte sul mondo esterno e sui personali vissuti, che a loro volta diventano storie contenitrici del significato del proprio mondo interno.
Una nota conclusiva ma di rilievo sul senso di questo Convegno Nazionale: è stato l’occasione per iniziare la conoscenza tra operatori e Associazioni diverse e operanti sul territorio italiano, per condividere delle buone prassi in corsia sognando la loro maggiore diffusione nei reparti ospedalieri, per parlare del desiderio di creare una rete nazionale tra le Associazioni, tutto questo guidato e sorretto dalla generosità, dalla passione, dalla competenza, dell’alleanza attorno al comune obiettivo di cura verso i bambini e le loro famiglie.
Il desiderio di rinnovare questa immersiva e interessante esperienza infine ha portato ad esplicitare in assemblea la proposta per una seconda edizione del Convegno, magari itinerante, magari, aggiungiamo noi, a Bergamo!